11 luglio 2025
Come utilizzare legalmente un’autogru in Italia: abilitazioni, verifiche e classificazioni

L’impiego di autogru in Italia è disciplinato da una serie di norme rigorose volte a garantire la sicurezza sia degli operatori che dei terzi coinvolti nei lavori. Questi mezzi, utilizzati in diversi settori come l’edilizia, l’industria e la logistica, richiedono non solo una gestione attenta, ma anche una conoscenza approfondita delle regolamentazioni che ne governano l’utilizzo. È fondamentale essere consapevoli delle certificazioni obbligatorie da ottenere prima di poter operare un’autogru, così come delle verifiche periodiche che devono essere effettuate per assicurarne il corretto funzionamento e il rispetto delle norme di sicurezza. Inoltre, è importante comprendere le differenze tra i vari tipi di targa e di immatricolazione, che possono influire sull’utilizzo del mezzo in base al contesto operativo.
Abilitazioni obbligatorie per l’utilizzo di un’autogru
Per condurre un’autogru è richiesta una formazione specifica, riconosciuta a livello nazionale.
Corso per gru mobili (autogru)
Secondo l’Accordo Stato-Regioni del 22/02/2012, chi manovra un’autogru deve aver frequentato un corso abilitante per gru mobili. Il percorso include:
- Modulo teorico: normativa, rischi, componenti e controlli
- Modulo pratico: manovre, carichi, segnalazioni e sicurezza
- Test finale con rilascio di patentino (attestato)
La validità è di cinque anni, con aggiornamento obbligatorio tramite corso di richiamo.
Patente di guida (se circola su strada)
Se l’autogru è montata su un camion e destinata alla circolazione su strada pubblica, è inoltre necessaria:
- Patente C (per veicoli superiori a 3,5 t)
- Patente CE (per veicoli con rimorchio pesante)
Verifiche tecniche e documentazione
Le autogru rientrano tra le attrezzature di sollevamento soggette a verifica periodica.
Verifica iniziale INAIL
- Va richiesta entro 60 giorni dalla messa in servizio
- Si effettua una sola volta
- Serve per registrare la macchina nel sistema nazionale
Verifiche periodiche
- Di norma annuali, ma dipende dal tipo e dall’utilizzo
- Possono essere eseguite da enti autorizzati (INAIL, ASL, tecnici abilitati)
- Devono essere annotate nel registro di controllo dell’autogru
È obbligatorio tenere aggiornati:
- Libretto d’uso e manutenzione
- Registro verifiche
- Schede tecniche e manuali
Targa bianca vs targa gialla: cosa cambia?
Le autogru si classificano anche in base al tipo di targa, che ne determina gli obblighi su strada e i limiti d’impiego.
Targa gialla (macchina operatrice)
- Rilasciata dalla Motorizzazione
- Valida per circolazione limitata a cantieri e aree private
- Serve autorizzazione per uso su strada
- Non richiede assicurazione RCA se non circola su strade pubbliche
Targa bianca (veicolo stradale)
- Veicolo iscritto al PRA
- Circolazione libera su strada
- Obbligo di assicurazione, revisione e bollo
- Necessita patente di guida adeguata (C/CE)
In sintesi:
- Targa gialla: uso prevalentemente interno o in cantiere
- Targa bianca: autogru su autocarro destinata anche alla circolazione stradale
Conclusione
Chi utilizza un’autogru in Italia deve rispettare una serie di obblighi normativi, dalla formazione dell’operatore alle verifiche tecniche, fino alla corretta immatricolazione del mezzo. Saper distinguere tra i vari tipi di gru, targhe e abilitazioni è fondamentale per lavorare in sicurezza, evitare sanzioni e garantire efficienza sul campo.
Se sei un’azienda che utilizza frequentemente autogru, affidarsi a un partner per il noleggio certificato può semplificare tutto: mezzi aggiornati, in regola e pronti all’uso.